Carla Accardi nasce a Trapani il 9 ottobre 1924. Dopo la maturità classica, nel 1943 consegue da privatista la maturità artistica e segue poi i corsi all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Firenze. Nel 1946 si stabilisce a Roma assieme al pittore Antonio Sanfilippo, che sposerà pochi anni dopo. Frequenta il circolo dell’Art Club e lo studio di Pietro Consagra, dove incontra artisti come Ugo Attardi, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli e Giulio Turcato, con i quali firma nel 1947 il manifesto del gruppo Forma 1. Partecipa a numerose collettive in Italia e all’estero e nel 1950 tiene la sua prima personale alla Galleria Numero di Firenze. Nel corso degli anni cinquanta il suo linguaggio si muove verso un’astrazione ridotta al segno e al bianco e nero, vicina alle ricerche dei maggiori artisti dell’Informale. Michel Tapié, critico e promotore di questo movimento, la invita a partecipare alle diverse mostre curate da lui in Italia e all’estero tra il 1954 e il 1959.

Negli anni sessanta, con l’adesione al gruppo Continuità, nelle sue opere si riscontra un recupero del colore, con riferimenti alla cultura metropolitana ed effetti optical. La sua ricerca è caratterizzata da una continua sperimentazione che si radicalizza nell’uso di supporti plastici trasparenti che accentuano la natura del quadro come diaframma luminoso. Diverse sono le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia: nel 1964 e nuovamente nel 1976 e nel 1978.

Negli anni ottanta, ritornando a dipingere su tela, il suo linguaggio subisce un ulteriore cambiamento attraverso l’uso di segni e giustapposizioni cromatiche. Espone ancora alla Biennale di Venezia del 1988 e partecipa alle principali rassegne storiche sull’arte italiana, tra le quali “The Italian Metamorphosis 1943-1968” al Museo Solomon R. Guggenheim di New York (1994). Nominata membro dell’Accademia di Brera nel 1996, l’anno dopo diventa consigliere della Commissione per la Biennale di Venezia. Le sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (Torino), delle Gallerie Civiche di Modena e Bologna, del Palazzo Reale di Milano e del Museo Civico di Torino. Accardi muore a Roma il 23 febbraio 2014.


Opere