Berto Lardera nasce a La Spezia il 18 dicembre 1911. Sviluppa il suo interesse per la scultura mentre compie gli studi classici a Firenze, dove vive fino al 1947, cominciando a dedicarsi a questa disciplina artistica da autodidatta. Durante un soggiorno a Parigi e a Londra nel 1929, ha la possibilità di approfondire la propria conoscenza della pittura e delle scultura contemporanea. Tornato a Parigi nel 1935, si dedica allo studio delle tecniche scultoree. Nel 1939 si stabilisce nel sud della Francia realizzando numerosi disegni e progetti che tradurrà in seguito in sculture. Nello stesso anno ritorna a Firenze, dove fino al 1942 porta avanti sperimentazioni tecniche con diversi materiali come l’argilla, il gesso, il marmo, la pietra, il legno e il bronzo. Al 1942 risale anche la sua prima mostra personale alla galleria Il Milione a Milano.

Nonostante la persistenza nelle sue opere di allusioni figurative, tra il 1942 e il 1945 giunge a realizzare i primi esempi di quella che egli definisce “scultura a due dimensioni”, che consiste di forme virtualmente piane, strutture metalliche verticali e perpendicolari con lamiere colorate e inserti di particolari in mosaico. In seguito, a partire dal 1949, aggiunge alle sue composizioni la terza dimensione attraverso una più elaborata costruzione dei piani geometrici. Collegando in maniera organica forme schematiche in uno spazio unitario, giunge a realizzare delle strutture architettoniche dello spazio, aperte, aeree, che escludono la solidità e la consistenza dei volumi, i quali nascono dall’aria e dalla luce che penetra e riempie i vuoti che gli stessi piani creano intersecandosi.

Nel 1947 Lardera si trasferisce definitivamente a Parigi, dove l’anno seguente tiene una personale alla Galerie Denise René, esponendovi sculture a due dimensioni e disegni. Partecipa anche al Salon de Mai e al Salon des Réalité Nouvelles e, sempre nel 1948, è invitato a partecipare alla Biennale di Venezia. Esporrà in altre occasioni alla Biennale di Venezia, come alla Biennale di San Paolo, a Documenta a Kassel (1955), e alla triennale di Nuova Delhi (1968). Lardera muore a Parigi il 23 febbraio 1989.


Opere