André Kertész nasce a Budapest il 2 luglio 1894. Completati gli studi presso la locale Accademia del Commercio nel 1912, inizia a lavorare come impiegato alla Borsa Valori di Budapest. In questo periodo acquista la sua prima macchina fotografica, con la quale fotografa strade e scene di genere. Nel 1914 è arruolato nell’esercito austro-ungarico e mandato al fronte; porta con sé la macchina fotografica e ritrae i compagni e le varie attività. Ferito gravemente in battaglia, è costretto a un lungo periodo di convalescenza, dopo il quale, incapace di mantenersi con la fotografia, ritorna a lavorare alla Borsa Valori fino al 1925.

In quest’anno decide di trasferirsi a Parigi, dove lavora come fotografo, collaborando con varie riviste europee, tra le quali “Vu”, “Art et Medicine” e “Times”. Stabilitosi a Montparnasse, frequenta gli ambienti letterari e artistici. Ritrae artisti, come Fernand Léger, Piet Mondrian, Marc Chagall, Constantin Brancusi, Alexander Calder, e soprattutto fotografa la vita quotidiana urbana. Il suo talento viene presto riconosciuto e nel 1927 espone le sue foto in una personale alla galleria Au Sacre du printemps. Nel 1933 realizza la celebre sequenza Distorsions, immagini che dialogano con Pablo Picasso, Jean Arp e Henry Moore, e l’anno seguente pubblica il libro Paris vu par André Kertész.

Nel 1936 con la moglie Elisabeth Saly, sposata nel 1933, si trasferisce a New York, dove lavora per un anno per la Keyston Agency. Impossibilitato a rientrare a Parigi a causa della guerra, rimane negli Stati Uniti. Nonostante le sue immagini siano pubblicate su riviste come “Harper’s Bazar”, “Vogue” e “Coronet”, o esposte presso la PM Gallery e l’Art Institute of Chicago, per quasi vent’anni l’importanza della sua opera non viene riconosciuta. Solamente dopo la retrospettiva dedicatagli dal Museum of Modern Art di New York nel 1964 Kertész comincia ad essere visto come uno dei protagonisti della fotografia moderna. Da quel momento in tutto il mondo si moltiplicano le sue mostre. Autore di numerosi libri e importanti monografie, Kertész muore a New York il 28 settembre 1985.


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