Alexander Archipenko nasce a Kiev, in Ucraina, il 30 maggio 1887. Nel 1902-05 studia pittura e scultura alla Scuola d’arte di Kiev. In questo periodo è affascinato dalle icone, dagli affreschi e dai mosaici bizantini della sua città natale. Nel 1908, al termine di un soggiorno a Mosca, si trasferisce a Parigi. Per un breve periodo frequenta l’École des Beaux-Arts, poi prosegue nello studio da autodidatta, recandosi al Louvre, dove è attratto dalla scultura egizia, assira, greca arcaica e del primo gotico.

Nel 1910 espone per la prima volta al Salon des Indépendants di Parigi e l’anno successivo al Salon d’Automne. Nel 1912 il Folkwang Museum di Hagen organizza la sua prima personale in Germania. Nello stesso anno Archipenko apre a Parigi la prima delle sue numerose scuole d’arte, aderendo inoltre al gruppo Section d’Or, che comprende anche Georges Braque, Marcel Duchamp, Fernand Léger e Pablo Picasso. Sempre nel 1912 realizza i suoi primi dipinti-rilievi o sculto-peintures. Nel 1913 espone all’Armory Show di New York ed esegue le sue prime stampe, pubblicate sulla rivista futurista “Lacerba” nel 1914. Partecipa al Salon des Indépendants del 1914 e alla Biennale di Venezia del 1920. Tra il 1919 e il 1921 le numerose mostre lo portano a Ginevra, Zurigo, Parigi, Londra, Bruxelles, Atene e in altre città europee. La sua prima personale negli Stati Uniti è organizzata dalla Société Anonyme di New York nel 1921.

Nel 1923 Archipenko lascia Berlino e si trasferisce negli Stati Uniti, dove fonda, nell’arco di vari anni, alcune scuole d’arte a New York, Woodstock (New York), Los Angeles e Chicago. Nel 1924 realizza la sua prima opera cinetica, Archipentura. Durante i successivi trent’anni insegna in varie città degli Stati Uniti, in istituti d’arte e università, come la New Bauhaus School of Industrial Arts di Chicago. Nel 1928 diventa cittadino statunitense. Nel 1937 le sue opere, esposte nei musei tedeschi, vengono confiscate dai nazisti che le considerano arte degenerata. Nel 1947 realizza la prima delle sue sculture illuminate dall’interno. Nel 1955 accompagna i trasferimenti di una sua personale nelle varie città tedesche dove viene esposta. In questo periodo inizia anche il libro Archipenko: Fifty Creative Years 1908-1958, che sarà pubblicato nel 1960. Archipenko muore a New York il 25 febbraio 1964.


Opere

Alexander Archipenko

La Boxe

1935

Opera non esposta