Afro Libio Basaldella, in arte Afro, nasce a Udine il 4 marzo 1912. Compie la sua formazione a Firenze e Venezia, dove consegue il diploma in pittura nel 1931. L’anno seguente trascorre un periodo a Milano dove, con il fratello Mirko, frequenta lo studio di Arturo Martini. In questa città conosce Renato Birolli ed Ennio Morlotti, che esporranno assieme a lui alla galleria Il Milione, dove Afro terrà nel 1935 la sua prima personale. Nel 1935, tornato a Roma dopo un primo soggiorno nel 1929, espone alla II Quadriennale di Roma con opere ispirate a Corrado Cagli e alla Scuola romana.

Nel 1936 una sua decorazione per il Collegio dell’Opera Nazionale Balilla di Udine viene rimossa dal regime fascista poiché ritenuta non abbastanza celebrativa. L’anno seguente tiene una personale alla Galleria della Cometa a Roma e successivamente si reca a Parigi, dove resta vivamente colpito dagli impressionisti. Nel 1938 partecipa alla Biennale di Venezia e durante il secondo conflitto insegna mosaico all’Accademia di Belle Arti di questa città. Di questi anni è la realizzazione dei cartoni per i mosaici del Palazzo dell’EUR a Roma, dove nature morte e ritratti risentono dell’influsso della pittura cubista; una premessa per il successivo passaggio all’astrazione. Recatosi negli Stati Uniti, viene a contatto con l'Informale. La sua pittura risente soprattutto delle ricerche di Arshile Gorky e dell'Action Painting di Jackson Pollock. Nel 1950 tiene una personale alla galleria di Catherine Viviano di New York.

Nel 1952 entra a far parte del Gruppo degli Otto, col quale espone alla Biennale di Venezia del 1956, dove viene premiato come miglior pittore italiano. Nel 1958 realizza un grande murale per il Palazzo dell’UNESCO a Parigi. Due anni dopo riceve a New York il Premio Guggenheim, e nel 1971 il Premio Presidente della Repubblica all’Accademia di San Luca a Roma. Dopo aver insegnato pittura all’Accademia di Firenze fino al 1973, Afro si trasferisce a Zurigo, dove muore il 24 luglio 1976.


Opere

Afro Basaldella

Le regole

1969

Opera non esposta