Superata la soglia delle 375.000 presenze. Attività didattica sempre più intensa. Nuove collaborazioni e a febbraio la prima mostra europea su Richard Pousette-Dart.
Un 2006 da record alla Collezione Peggy Guggenheim: dal 1 gennaio al 31 dicembre 2006, 375.717 sono stati i visitatori della collezione permanente e delle mostre temporanee. Rispetto al 2005, l'incremento è stato dell'8% e nei 315 giorni di apertura la media giornaliera è stata di 1.193 presenze. In 12 mesi, la Collezione è stata visitata da 731 gruppi per un totale di oltre 23.000 presenze. Philip Rylands, direttore del museo veneziano, ha commentato i lusinghieri dati del 2006 ricordando che “l’alto numero dei visitatori, molti dei quali ritornano ogni anno, è dovuto all'approfondimento scientifico che ispira il ricco calendario delle mostre e all’ottima qualità delle collezione permanenti, in primis quella di Peggy, senza dimenticare l'importantissima collezione di Gianni Mattioli. Inoltre, la continua espansione degli spazi, nel corso del 2007 sarà, infatti, completato il restauro di nuovi ambienti espositivi, per uffici e anche di un piccolo giardino, rende possibile l'elaborazione di programmi e attività dedicate a pubblici diversi. Tutto questo non sarebbe possibile senza il generoso sostegno del Comitato Consultivo della Collezione, della Regione del Veneto, della Banca del Gottardo e delle Intrapresae Collezione Guggenheim, unico caso in Italia di aziende che sostengono un museo credendo in una partnership strategica incentrata sulla comunicazione culturale. Questa occasione è particolarmente lieta per dare il benvenuto a Merrill Lynch, Trend e Istituto Europeo di Design che sono recentemente entrati a far parte del gruppo”.
Nel corso del 2006, l’attività didattica della Collezione ha ampliato le proprie iniziative raggiungendo un numero sempre più ampio di studenti e insegnanti. La recente apertura del C4, Centro Cultura Contemporaneo Caldogno, ha segnato la trasformazione di quello che è l'ormai storico programma di formazione "A scuola di Guggenheim" in un innovativo progetto formativo all'arte contemporanea rivolto a insegnanti, amministratori pubblici e dirigenti di aziende private. L'anno appena trascorso, ha visto anche l'inizio di una nuova collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Verona. La novità del progetto è rappresentata dalla mostra PEGGY GUGGENHEIM: UN AMORE PER LA SCULTURA, nella città scaligera dal 24 febbraio al 21 aprile, progettata da Luca Massimo Barbero come vero e proprio strumento didattico per gli insegnanti delle scuole delle province di Verona, Vicenza e Belluno. Infine, il programma del Kid’s Day, momento didattico riservato ai più piccoli, che si tiene presso il museo ogni domenica alle 15.00, è andato consolidandosi come appuntamento fisso per un gruppo sempre più folto di affezionati giovanissimi visitatori.
In tema di nuove collaborazioni, è di grande impegno l'accordo triennale siglato lo scorso primo dicembre tra Regione Piemonte, Comune di Vercelli e Fondazione Solomon R. Guggenheim per l'organizzazione di tre mostre a partire dall’autunno 2007, con grandi capolavori del XX secolo provenienti dai musei della Fondazione di New York e Venezia. La sede delle esposizioni sarà l’ex chiesa duecentesca di San Marco a Vercelli, città che, nelle intenzioni della Regione, è destinata a diventare il secondo polo dell'arte moderna e contemporanea del Piemonte.
La Collezione Peggy Guggenheim guarda con interesse oltre i confini della regione di appartenenza, tenendo fede alla missione della fondazione, ovvero la diffusione della conoscenza dell'arte moderna, ma non ripone meno energie nel rafforzare i propri legami con la città di Venezia e il territorio di riferimento. Emblematico, a questo proposito è il numero di veneziani che hanno visitato il museo in occasione del consueto appuntamento di novembre con la Settimana gratuita per i veneziani: quest'anno ben 4.654.
Il programma espositivo del 2007, verrà inaugurato il prossimo 17 febbraio con la prima retrospettiva in Europa dedicata a RICHARD POUSETTE-DART, il più giovane rappresentante del pionieristico gruppo degli Espressionisti astratti americani, attivi a New York dall'inizio degli anni quaranta. Curata da Philip Rylands, in collaborazione con Luca Massimo Barbero, la mostra presenta 47 dipinti che coprono l'intera produzione artistica di Pousette-Dart mettendone in risalto la complessa evoluzione di contenuto, stile e tecnica. L'esposizione è organizzata con gli eredi della Estate Pousette-Dart, con la vedova Evelyn Pousette-Dart e grazie al sostegno della American Contemporary Art Gallery di Monaco.