Guggenheim Art Classes
La Biennale prima e dopo Peggy Guggenheim

“La Biennale del 1948 fu come stappare una bottiglia di Champagne [...] Per la prima volta alla Biennale si videro Mondrian, Brancusi, Kandinsky, Ernst e Giacometti, tutti nella collezione di Peggy esposta al Padiglione greco”, queste le parole di Vittorio Carrain, segretario della Collezione Peggy Guggenheim dal 1948 al 1952, (da Peggy Guggenheim and her friends, Milano, Berenice Art Books, 1994) in merito a quella che fu senz’altro una Biennale storica, sia perché fu la prima dopo la fine del secondo conflitto mondiale, sia perché artisti del calibro di Jackson Pollock, Mark Rothko e Arshile Gorky furono esposti per la prima volta non solo in Italia ma anche in Europa, divenendo così noti al pubblico e alla critica d’oltreoceano.

Dopo i successi delle edizioni precedenti, dal 5 febbraio prende il via la quinta, attesa, edizione del corso di storia dell’arte “Guggenheim Art Classes”, dal titolo La Biennale prima e dopo Peggy Guggenheim, ideato dalla Collezione Peggy Guggenheim, a cura di Alessandra Montalbetti, della Pinacoteca di Brera, Milano. Si torna in aula, dunque, e si ripercorre insieme la storia di una delle manifestazioni d’arte più importanti di sempre, la Biennale di Venezia. Sarà un viaggio attraverso gli artisti, le correnti e i curatori che prima e dopo la “fatidica” partecipazione di Peggy Guggenheim nel ’48 hanno scritto la storia della Biennale. Dalla raffinata esposizione dedicata a Gustav Klimt all’edizione del 1907, alle sperimentali rassegne degli anni ’30, che videro gli espressionisti e astrattisti tedeschi protagonisti, accanto agli impressionisti francesi. E ancora, dal Leone d’Oro, che tanto fece scalpore, assegnato a Robert Rauschenberg alla Biennale del 1964, all’apertura della rassegna oltre il perimetro dei Giardini, verso gli spazi dell’Arsenale, e dunque verso la città, degli anni ’80.

Il corso sarà diviso in due cicli (febbraio/aprile e ottobre/dicembre), secondo il calendario a seguire e si terrà all’Auditorium Santa Margherita, Ca’ Foscari (Venezia). L’iscrizione è aperta a tutti, con riduzioni speciali per i Soci del museo, i possessori di Guggenheim Young Pass e gli insegnanti di ogni ordine e grado, ed è obbligatoria in quanto il numero dei posti è limitato. Le iscrizioni al primo ciclo si sono appena aperte.

Per informazioni:
+39 041 2405440 / 429
membership@guggenheim-venice.it

Il corso è reso possibile grazie al sostegno di Garage San Marco SpA.


PRIMO CICLO
(febbraio - aprile)

05.02.2018
1948: Rinascere grazie a una mecenate
Nella prima edizione curata da Rodolfo Pallucchini, la Biennale scopre l’arte contemporanea che non aveva visto durante il Ventennio.

19.02.2018
1907: La "Sala del Sogno"
Una raffinata esposizione dedicata a Gustav Klimt ufficializza la celebrazione del Liberty italiano e non solo.

06.03.2018
Anni Venti: Dopo la guerra, tra i Russi e Modigliani
La scelta di Alexander Archipenko, Michail Larionov e Natalia Goncharova formalizza la prima e profonda crisi tra la direzione della Biennale e il nuovo regime politico.

19.03.2018
Anni Trenta: La Germania e i degenerati
Le sperimentali rassegne degli espressionisti e degli astrattisti tedeschi affiancano quelle rassicuranti degli impressionisti francesi.

16.04.2018
1936: Novecento e la Sarfatti
Il testo programmatico dei “Sei pittori” accompagna il primo movimento italiano moderno noto anche all’estero.


SECONDO CICLO
(ottobre - dicembre)

15.10.2018
Anni Cinquanta: Sospesi tra retrospettive e novità
La celebrazione degli artisti europei, ormai classici quali Georges Braque ed Henri Matisse, contrasta con le proposte del padiglione americano, quali Willem de Kooning e Alexander Calder.

29.10.2018
1964: Leone d’Oro a Robert Rauschenberg
La dirompente novità della Pop Art ed il premio ritenuto pietra dello scandalo, tanto da provocare il ritiro della Francia.

05.11.2018
Anni Sessanta/Settanta: Da Fontana a De Dominicis
Il mistico labirinto bianco come testamento spirituale, le innovative proposte del nesso Arte/Ambiente e la "Seconda Risoluzione d’Immortalità".

19.11.2018
Anni Ottanta: "Aperto" all’Arsenale
La decisa volontà di aprire la Biennale alla città, oltre il perimetro dei Giardini e dei suoi padiglioni.

03.12.2018
1995: Buon centenario!
La prima volta di un direttore straniero e la robusta costruzione del futuro.