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Scena per una fiaba (Setting for a Fairy Tale), 1942 Scatola di legno con vetro, stampa su carta, cartone, ramoscelli, specchio e pittura, 29,4 x 36,6 x 9,9 cm Collezione Peggy Guggenheim, Venezia 76.2553 PG 125 © The Joseph and Robert Cornell Memorial Foundation, by SIAE 2008
OPERA ESPOSTA |
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Joseph Cornell crea in quest'opera un universo miniaturizzato coerente. Un bordo dipinto di nero sulla superficie del vetro incornicia un palazzo bianco e funge da proscenio evocante il mondo del teatro e dello spettacolo. Il titolo, Scena per una fiaba, accentua le implicazioni scenografiche della costruzione. Lo scenario di Cornell è una riproduzione della stampa di Jacques Androuet du Corceau del Chateau de Madrid a Parigi. Per Cornell i racconti fiabeschi si associano specificamente al balletto romantico. I suoi balletti preferiti comprendono classici come La bella addormentata, dai quali possono derivare alcuni particolari, come il cespuglio di ramoscelli, a suggerire una fitta foresta intorno al palazzo. In questa costruzione la partecipazione inventiva dell’osservatore non è fisica, ma psicologica e creativa. L’osservatore può essere sceneggiatore, coreografo, regista e attore in uno spettacolo a sua scelta. A un esame minuzioso dell’opera le superfici a specchio non soltanto danno l’illusione di vetri scintillanti ma impegnano l’osservatore in un riflesso sfaccettato e in una scoperta di se stesso.
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